Il cicloturismo non è più solo una tendenza, ma un fenomeno in costante crescita. Ogni anno, migliaia di ciclisti percorrono strade, piste ciclabili e percorsi naturalistici, generando un impatto significativo sull’economia locale.

Ma quanti sono davvero? Dove si muovono? Quali percorsi preferiscono? Senza dati precisi, ogni decisione diventa un salto nel buio.

Immagina di dover progettare nuove infrastrutture ciclabili o di voler attrarre investimenti per il turismo sostenibile. Senza numeri alla mano, come puoi dimostrare l’effettiva necessità di un intervento? E se invece stessi sottovalutando un’area ad alto traffico ciclistico, lasciando opportunità economiche inesplorate?

Molti comuni e provincie si stanno attrezzando per avere questi numeri come potete leggere dall’articolo qui.

I contabici ti permettono di raccogliere dati affidabili e dettagliati sul flusso ciclistico nel tuo territorio. Grazie a questi strumenti, puoi sapere esattamente quanti ciclisti passano, in quali orari e su quali percorsi. Dati che fanno la differenza quando si tratta di richiedere finanziamenti, migliorare la viabilità e supportare il turismo locale.

Senza un sistema di monitoraggio, potresti:

  • Perdere opportunità di finanziamento per infrastrutture ciclabili.
  • Non valorizzare adeguatamente le aree più frequentate dai cicloturisti.
  • Prendere decisioni basate su supposizioni invece che su dati reali.

Non lasciare che il cicloturismo resti un’occasione mancata. Scopri come i contabici possono darti le risposte che ti servono.

Ascolta l’intervista a Gianni Burigo - Vicepresidente della Vallata Cadore-Longaronese-Zoldo.